12/09/2006
Obtorto collo

Il Segretario di Stato americano Condoleeza Rice ha oggi inviato un messaggio di ringraziamento al Governo della Siria (Stato, secondo il Presidente Bush, facente parte del cosiddetto asse del male o "stato canaglia"....) per l’efficienza dimostrata dalle sue forze di sicurezza nel difendere la sede diplomatica degli Stati Uniti a Damasco dall’attacco terroristico di ieri.
A quanto riferito dal sito www.centomovimenti.it "le teste di cuoio siriane hanno perso un agente, ma sono riuscite a respingere l'aggressione uccidendo tre assalitori e catturandone un altro."
Inoltre, secondo quanto riportato in data odierna da CNN.com, il portavoce della Casa Bianca Tony Snow ha a sua volta dichiarato:
"The U.S. government is grateful for the assistance Syria provided in going after the attackers. ... It illustrates the importance of the Syrians playing a constructive role in fighting terrorists."
(nella foto il Presidente Siriano Bashar al-Assad)
21:00 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (7)
28/08/2006
Una questione di buon senso

E’ di questi tempi piuttosto frequente imbattersi in notizie nelle quali si riferisce che cittadini stranieri si sono resi responsabili di violenze, soprattutto verso le donne.
Prescindendo dal fatto che attualmente le abitudini femminili occidentali, tendenti a lasciare sempre più scoperte parti “significative” del corpo, sono obiettivamente un forte stimolante per gli ardori maschili, mi pare che ciò che accade sia anche figlio di una certa ideologia.
E mi spiego: aver instillato nei giovani una sorta di abitudine a non diffidare, a essere nei confronti del prossimo e in particolare del prossimo ignoto, diverso per origini e abitudini, aperti e portati alla tolleranza, alla comprensione, alla credenza che sia come e meglio di noi, li ha privati della capacità di difendersi da chi di questo spirito di “amichevole uguaglianza” approfitta per male agire, per trarre in inganno e lasciare il segno... e che segno.
A questo punto vorrei anche indicare coloro che, secondo me, si possano ritenere i responsabili di questa gioventù pericolosamente aperta:
genitori e precettori “troppo moderni”.... politici di una certa parte..... religiosi..
Loro hanno, oltre ai materiali esecutori dei crimini, la corresponsabilità del verificarsi di tante violenze.
Io non sono affatto convinto che siamo tutti uguali, non lo siamo: abbassare la guardia, invogliare o insegnare a non farlo, può esserci fatale, può essere fatale a chi ci è caro.
08:10 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (28)
27/07/2006
No indulto

Io credo infatti che, se qualcuno si trova in carcere, non sia lì per caso. E’ lì o perché è in attesa di giudizio (situazione che immagino non riguardi l’indulto) o perché è stato giudicato colpevole di un qualche reato.
Il reato deriva dalla violazione di una norma creata a difesa dei cittadini onesti, cittadini che da tale violazione hanno subito un danno, un danno al quale è seguita, dopo il giudizio, una punizione, una pena, che si spera giusta, equa, per i colpevoli.
Cancellare la pena equivale a gettare un’ombra non lieve sulla certezza del diritto, a spezzare il binomio reato-punizione.
Dietro alla condanna stanno le sofferenze dei danneggiati, loro perdite in salute, beni, tranquillità, equilibrio... dietro una condanna sta l’impegno delle Forze dell’Ordine per catturare gli autori, stanno le indagini degli Investigatori, sta l’istruzione di un processo, stanno Magistrati, Cancellieri, Testimoni, Avvocati.... tutta gente che ha perso tempo e danaro, o che è costata danaro, per portare a termine il procedimento, per arrivare quindi alla condanna di chi è stato riconosciuto colpevole.
E adesso vogliamo cancellare, ridicolizzare tutta questa “costruzione” perché le carceri non hanno posti a sufficienza?
Questo perché magari si è preferito costruire “grandi opere” la cui utilità appare assai dubbia e non si sono edificati indispensabili nuovi istituti di pena?
Allora ecco trovata l‘idea geniale.... sì, mettiamo qualcuno fuori, costa meno (anzi fa risparmiare), fa buono, democratico, “cristiano”..... e in questo modo la Giustizia s’infanga sempre più, sprofonda, si annienta.
Almeno l’ex ministro Castelli aveva promesso di muoversi per risolvere il sicuramente reale problema delle carceri nell’unico modo giusto possibile... non so se a tali promesse siano seguiti poi molti fatti.. e comunque ora quel ministro non c’è più.

15:30 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (25)