02/04/2006
Tommaso

Come già in altre casi simili scrissi, delitti efferati o che offendano in modo irreparabile la dignità della persona, richiedono una pena che ponga definitivamente fine al pericolo che rappresentano certi soggetti per la società e, nello tempo, sia una risposta adeguata, una conseguenza equa, per il male fatto:
la morte.
D’altronde se, come taluni sostengono, l’anima sopravvive e, attraverso ripetute reincarnazioni, ha modo di epurarsi, di purificarsi, di crescere, chi ha commesso così gravi delitti avrà altre occasioni in seguito di usufruire dell'opportunità di esistere, di vivere, nella forma in cui è ora.
Ben più proficuamente le risorse che la comunità dovrebbe impiegare per il mantenimento in vita, all'interno di una struttura di detenzione, di simili “mostri”, potrebbero essere impiegate per iniziative umanitarie o di sostegno a chi, senza averne colpa o per motivi legati all'età o alla perdita della salute, venga a trovarsi in gravi difficoltà.
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13/03/2006
Par Condicio II

(Donna di Destra
nella foto: Stefania Prestigiacomo)

(Donna di Sinistra
nella foto: Lucia Annunziata)
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07/03/2006
Quasi festa

mi pare sbagliato celebrare una ricorrenza che sottolinea una diversità, che divulga, propone, afferma, che la donna costituisce un fatto a sé, diverso dall’uomo, distinto, distante.
Già, nei fatti, un maldestro tentativo di emancipazione ha creato delle “donne mostri” che hanno fatto della prepotenza, della maleducazione, dell’inganno, dell’agire contro gli altri e meglio ancora contro l’uomo, un modello, uno stile di vita... una missione... da ciò che una festa della donna, per la donna, finisce col celebrare, col legittimare, questi mostruosi eccessi.
E’ doloroso ammettere che spesso, spessissimo, con la donna il rapporto dell’uomo non è di uguaglianza, ma richiede, obbliga, a una soccombenza di una delle parti.... o l’uomo è una vittima, uno sbavone, un cornuto, un lacchè, o deve essere in una posizione di supremazia, data dalla scaltrezza, dalla ricchezza, dalla bellezza senza riserve oppure, peggio che peggio, diviene un oppressore, un tiranno, un torturatore, uno sfruttatore..
L’uomo quindi si deve frequentemente mettere in una posizione di forza o di debolezza.... la parità ripugna, l’essere “solo uomo” o “solo donna”, senza aver un ruolo che deformi l’essenza non va... falsi e disonesti... prepotenti e ingannatori... maschere senza corpo...... così fila il mondo... secondo quel gran cultore dell’iperbole di Enri, ovvio..
Buona festa “ragazze”! ;-)))
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