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20/03/2008

Dee di quel cibo l'huom restar contento....

Se la prodiga terra à noi nutrisce
Tanti alberi, e tant'herbe ond ella abonda;
E se l'albero, e l'herba à l'huomo offrisce
L'uno ogni frutto suo, l'altra ogni fronda;
Ond'è, che l'huom si temerario ardisce,
Per l'ingorda sua gola, empia, e profonda,
Del viver l'animal privar prescritto,
E nutrir sè co'l sangue, e co'l delitto ?

L'herba, la barba, il seme, il frutto, e 'l fiore
À l'huom per alimento si comporta;
E quel soave, e candido liquore,
Che la mammella gravida n'apporta;
E quel si dolce mel, che con l'odore
Del Timo, e d'altri fior tanto conforta.
Dee di quel cibo l'huom restar contento,
Che 'l gregge contentar puote, e l'armento.


Elogio del vegetarianesimo nel libro quintodecimo delle Metamorfosi di Ovidio, nato a Sulmona (AQ) il 20 marzo dell'anno 43 a.C.

08:19 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (16)

19/03/2008

Una vita da ascoltatore

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Oggi, ogni tanto, voltandomi indietro, ripenso alla mia vita come un lungo discorso che ho ascoltato. La retorica a volte è originale, a volte piacevole, a volte inconsistente (il discorso dell'incognito) a volte maniacale, a volte pratica, a volte come l'improvvisa puntura di un ago, e io l'ascolto da tempo immemorabile: come pensare, come non pensare; come comportarsi, come non comportarsi; chi detestare e chi ammirare; cos'abbracciare e quando scappare; cos'è entusiasmante, cos'è massacrante, cos'è lodevole, cos'è superficiale, cos'è sinistro, cos'è schifoso, e come restare un'anima pura. Si direbbe che parlare con me non sia un ostacolo per nessuno. Questa forse è una conseguenza del mio essere andato in giro per anni con l'aria di chi aveva un gran bisogno che qualcuno gli rivolgesse la parola. Ma qualunque ne sia la ragione, il libro della mia vita è un libro di voci. Quando mi chiedo come sono arrivato dove sono, la risposta mi sorprende: "Ascoltando".

Da "Ho sposato un comunista" di Philip Roth, scrittore statunitense vivente di origine ebraica, nato a Newark (New Jersey) il 19 marzo 1933.

07:00 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (13)

07/03/2008

I primi Promessi

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In occasione dell'anniversario della nascita di Alessandro Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873), sono lieto di pubblicare l'incipit della versione originaria dei Promessi Sposi.
La mia opinione è che questa prima stesura (del 1827) sia la migliore, sia rispetto a quella datata 1840, che a quella definitiva del 1842.

Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, viene quasi a un tratto a ristringersi e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia riviera di riscontro; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda ricomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lasciano l'acqua distendersi e allentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni.

21:55 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (15)