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27/06/2008

Definizioni pontiggiane

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# PROBLEMA – Parola usata per dire che non c'è: non c'è problema. Variante euforica: no problem. Tipica di esistenze assillate da troppi problemi. Ha una funzione liberatoria e per questo ricorre anche quando non è il caso. Mi può portare in via Bixio? Non c'è problema. Poi ci si impiega cinquantacinque minuti. Questo è il problema.
# INCREDIBILE – Usato per attirare l'attenzione su ciò che stiamo dicendo, perciò usato continuamente. Suscita rassegnazione in chi lo ascolta, perché non si tratta mai dell'incredibile, ma solo di ciò che è scarsamente credibile. Ho fatto un incontro incredibile (detto per «interessante»). Ma l'interesse di chi ascolta è già scemato. Ho conosciuto una donna incredibile. L'interesse è zero. Incredibile è, alla lettera, solo chi lo dice.
# SIMPATICO – Riservato a oggetti pregiati, un arazzo fiammingo, un archibugio istoriato, una lucerna romana. Vorrebbe esprimere famigliarità con la cultura e il denaro, ma non ci riesce.
# FILOSOFIA – Amata da dirigenti, imprenditori, allenatori. La nostra filosofia. Non è la filosofia che non sono riusciti a frequentare, ma la controfigura con cui possono andare a letto.
# DICIAMO – Plurale humilitatis, diverso da quel "noi" maiestatis a cui gli studenti contrappongono un "io" insicuro. «Diciamo» è pacioso e bonario, tende a cooptare gli ascoltatori in affermazioni che riguardano solamente chi le pronuncia. Sornionamente democratico, modestamente capzioso, è usato da tutti, atleti, clinici, capiservizio. È il coro delle individualità negli anni Novanta.

(da "Le sabbie mobili", di Giuseppe Pontiggia, Como, 25 settembre 1934 – Milano, 27 giugno 2003 - fonte Wikiquote)

14:30 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (8)

18/06/2008

Sentieri sotto la neve

Lassú la montagna è silenziosa e deserta. Lungo la mu­lattiera che gli austriaci costruirono per giungere nei pres­si dell'Ortigara, dove un giorno raccolsi la punta ferrata del Bergstock che è qui sulla libreria, ora non passa piú nessuno. La neve che in questi giorni è caduta abbondan­te ha cancellato i sentieri dei pastori, le aie dei carbonai, le trincee della Grande guerra, le avventure dei cacciato­ri. E sotto quella neve vivono i miei ricordi.

(Excipit di "Sentieri sotto la neve" di Mario Rigoni Stern, Asiago, 1 novembre 1921 – 16 giugno 2008).

Commento:
Anch'io mi lascio trasportare dalla fantasia osservando vecchi sentieri oggi non più percorsi, abbandonati alla lenta usura del tempo.... ma, a onor del vero, la neve sovente ha più un effetto esaltante che coprente su di essi... ed ecco allora che il loro percorso lungo il declivio della montagna si staglia evidente sopra il bianco manto, che tutto cela ma ne risparmia il fianco, creando una linea netta color terra bagnata..

20:45 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (8)

14/06/2008

Assurdo + assurdo

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Un uomo incivilito, il quale partecipa all'arricchimento della civiltà in idee, conoscenze, problemi, può diventare "stanco della vita" ma non sazio [...] dunque la sua morte è per lui un accadimento assurdo. Ed essendo la morte priva di senso, lo è anche la vita civile come tale, in quanto, appunto con la sua assurda "progressività", fa della morte un assurdo.

Max Weber, economista, sociologo, filosofo e storico tedesco (Erfurt, 21 aprile 1864 – Monaco di Baviera, 14 giugno 1920)

07:47 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (4)