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06/03/2008

Un fortunato nemico

"La buona fortuna degli uomini è spesso el maggiore inimico che abbino, perché gli fa diventare spesso cattivi, leggieri, insolenti; però è maggiore paragone di uno uomo el resistere a questa che alle avversitá."

(da Ricordi politici e civili di Francesco Guicciardini, Firenze, 6 marzo 1483 – Arcetri, 22 maggio 1540)

19:30 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (22)

01/03/2008

Correva l'anno 1893...

Occorre appena ricordare che le metropoli sono i veri palcoscenici di questa cultura che eccede e sovrasta ogni elemento personale. Qui, nelle costruzioni e nei luoghi di intrattenimento, nei miracoli e nel comfort di una tecnica che annulla le distanze, nelle formazioni della vita comunitaria e nelle istituzioni visibili dello Stato, si manifesta una pienezza dello spirito cristallizzato e fattosi impersonale così soverchiante che - per così dire - la personalità non può reggere il confronto. Da una parte la vita viene resa estremamente facile, poiché le si offrono da ogni parte stimoli, interessi, modi di riempire il tempo e la coscienza, che la prendono quasi in una corrente dove i movimenti autonomi del nuoto non sembrano neppure più necessari. Dall'altra, però, la vita è costituita sempre più di questi contenuti e rappresentazioni impersonali, che tendono a eliminare le colorazioni e le idiosincrasie più intimamente singolari; così l'elemento più personale, per salvarsi, deve dar prova di una singolarità e una particolarità estreme; deve esagerare per farsi sentire, anche da se stesso.

Georg Simmel, La metropoli e la vita dello spirito (Die Großstädte und das Geistesblen, 1893).

07:50 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (5)

27/02/2008

Al di là dei sensi

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Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via (fatta) fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere "animicamente" nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi.

Massima antroposofica di Rudolf Steiner (Donji Kraljevec, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) filosofo, esoterista e pedagogista austriaco, fondatore dell'Antroposofia, della scuola Steineriana e della pedagogia Waldorf.

Link:
http://www.rudolfsteiner.it/
http://web.tiscali.it/rudolfsteiner/

06:40 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (16)