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12/11/2006

Precetto n. 22

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"Gli occhi, anche se cadono su qualche donna, non si fissino su alcuna.
Certo, quando uscite, non vi è proibito veder donne, ma sarebbe grave desiderarle o voler essere da loro desiderati, perché non soltanto con il tatto e l'affetto ma anche con lo sguardo la concupiscenza di una donna ci provoca ed è a sua volta provocata.
E perciò non dite di avere il cuore pudico se avete l'occhio impudico, perché l'occhio impudico è rivelatore di un cuore impudico.
Quando poi due cuori si rivelano impuri col mutuo sguardo, anche senza scambiarsi una parola, e si compiacciono con reciproco ardore del desiderio carnale, la castità fugge ugualmente dai costumi anche se i corpi rimangono intatti dall'immonda violazione... "

(da la Regola di Sant'Agostino d'Ippona
13 novembre 354 +28 agosto 430)

20:45 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (10)

08/11/2006

Parole e significati

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La scorrettezza, la partigianeria intellettuale, il disprezzo per le opinioni altrui, spesso si avvalgono di mezzi assai subdoli per ottenere i loro scopi.
Ciò è, almeno, quel che io credo e deduco..
A questo proposito vorrei porvi adesso un interrogativo:
come mai la generica avversione per l’uomo viene detta misantropia (cioè, letteralmente, odio per l’uomo), mentre la contrarietà allo straniero è chiamata xenofobia (cioè paura dello straniero)?
La mia impressione è che si sia voluto deliberatamente definire questa seconda specie di avversione con un termine, una qualifica, particolarmente sminuente, umiliante, spregiativa, per chi la prova... la paura infatti sa di vigliaccheria, di debolezza, di pochezza, di personalità fragile e confusa..
Non sarebbe stato più onesto ed equo, mi domando, chiamarla misoxenia?
Questa "scelta fobica", evidenzierebbe pertanto un'intenzione dell'inventore della definizione di colpire chi ha un'idea diversa.... la stessa specifica volontà denigratoria di chi, mi si consenta, per riferirsi a ipotetici aneliti separatistici, anziché adoperare il termine generico e neutro di spinte, usa quello di conati... ;-)

07/11/2006

La scuola di Erasmo

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Ecco una citazione di Erasmo da Rotterdam che ho trovato su Wikiquote e che dedico a Lella, come esponente della categoria degli insegnanti..... :-))

"Non scuola la diresti, ma sala di tortura: non vi si sente altro che lo schiocco delle sferze, lo strepito delle verghe, gemiti, singhiozzi e atroci minacce. Cos'altro possono impararvi i bambini, se non a odiare la cultura? Una volta che quest'odio ha messo radice nei teneri animi, anche da grandi detestano lo studio."

(da Per una libera educazione)

09:12 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (10)