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12/07/2008

Sulla fiducia

Un eccesso di fiducia, una fiducia mal riposta, un'inculcata inclinazione a essere fiduciosi verso il proprio prossimo a volte possono essere fatali, come nel caso della povera Federica, uccisa da un ragazzo del quale si era erroneamente fidata.
Certo non si può negare che mostrarsi fiduciosi fa bello, fa buono, fa moderno... è fors'anche di moda, è un omaggio alla socialità, all'idea di uguaglianza, è una testimonianza dell'amore universale... peccato però che possa rivelarsi fatale.
Molti sono i personaggi celebri che l'hanno coccolata, la fiducia, l'hanno inneggiata, promossa, sospinta, instillata come una benefica linfa.... e ne cito alcuni:

Jomo Kenyatta: Dobbiamo cercare di aver fiducia l'uno nell'altro. Stare insieme e cooperare.
Joseph Conrad: Guai all'uomo il cui cuore da giovane non ha appreso a sperare, ad amare e a riporre fiducia nella vita!
Michel de Montaigne: La fiducia nella bontà altrui è una notevole testimonianza della propria bontà.
Cardinale ( Jean François Paul de Gondi ) di Retz: Ci si lascia imbrogliare più spesso per troppa diffidenza che per troppa fiducia.
Henry David Thoreau: Vai con fiducia nella direzione dei tuoi sogni. Vivi la vita che hai immaginato.

Sì, belle parole.... ma c'è stato anche chi si è posto di fronte a questo tema in altro modo, in maniera più cauta, più scettica o cinica, se volete:

Oliver Cromwell: Riponi la tua fiducia in Dio, e tieni asciutta la tua polvere da sparo.
Henry Louis Mencken: Nessun uomo merita una fiducia illimitata, nei casi migliori il suo tradimento è solo posposto nell'attesa di una tentazione sufficiente.

Alle orecchie più sensibili queste ultime frasi suoneranno certamente stridule, ma seguendo esse non credo che nessuno abbia mai rischiato la vita.

08/07/2008

Ricariche per tutti!

Secondo un articolo reperibile a questo indirizzo
( http://www.webmasterpoint.org/news/spogliarelli-in-webcam... )
c'è chi adopera le chat per esibirsi in spogliarelli virtuali, per la gioia dei colleghi online che gratuitamente godono di uno spettacolo che può essere eccitante e gradevole; né noi, a scanso di fraintendimenti, ci sentiamo di biasimare chi dà agli occhi del suo prossimo un beneficio che nessun collirio saprebbe donargli...:-))
Ma v'è di più.... sembra pure che alcune di queste lodevoli signore e signorine, chiedano, per rallegrare i propri interlocutori con le loro nudità, un piccolo contributo, una piccola donazione..
E anche qui, francamente, io non vedrei nulla di riprovevole nel ripagare lo spettacolo offerto con un modesto seppur concreto segno di apprezzamento... non vi pare?
Cosa è mai, ad esempio, il dono di una ricarichina telefonica rapportato all'impegno profuso per spogliarsi, inquadrarsi, fotografarsi... un nulla, un minimo, un'inezia..
Beh ragazze, bando alle ciance, ho giusto qui qualche numerino da grattare per voi...!! ;-)))

03/06/2008

L'uomo in blu

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Stamane ho fatto un incontro particolare.... recatomi con la mia due ruote a Madonna delle Vigne, località sita sulle alture della Val Polcevera (di cui ho già parlato in un precedente post), parcheggio sul piazzale vicino alla cappella che lì si erge, meta accogliente di fedeli e non, e salgo a piedi, verso i boschi, per sgranchirmi e respirare aria e natura.
Solo pochi minuti di "gita" e poi il ritorno.... ma c'è un imprevisto: un uomo alto di statura, magro, sulla settantina, si aggira intorno alla motina.
Lo raggiungo, lo saluto, mi risponde.... si parla un pò della mia cavalcatura, mi fa capire che gli piace molto, mi pone alcune domande... io gli rispondo nel modo più garbato possibile.
E' vestito di scuro, direi un blu molto profondo tendente al nero... ha un fare soave, in lui ogni traccia di aggressività è assente... fra le mani stringe un libretto dalla copertina nera, piccolo ma di spessore consistente, con le pagine dal bordo colorato di verde.
Un prete, ne sono certo, seppure non abbia notato in lui alcun segno distintivo che inequivocabilmente lo facesse riconoscere per tale... ma chiunque fosse, un essere assorto in un'altra dimensione.
Così, dopo esserci amabilmente salutati, mi sono trovato a pensare a come possa essere diversa la mitezza vera da quella espressa dai volti astiosi e tesi di nostri uomini politici, da quanta distanza vi sia fra la bontà e il suo più famoso e mediaticamente fortunato "ismo".