Ok

By continuing your visit to this site, you accept the use of cookies. These ensure the smooth running of our services. Learn more.

23/08/2007

Giovani donne

209a73805e1cb5065ba6c22a6e3b79c4.jpg

Non so se questo possa essere un argomento valido per un post, si tratta solo di un pensiero, di una constatazione che invero non si appoggia su una casistica tanto ampia da farla diventare “legge”…. e neppure so dove vorrei andare a parare parlando di questo.
E, comunque sia, ecco cosa ho visto guardandomi intorno….. ho visto ragazze ricche di un fascino naturale e semplice, colme di femminile grazia, belle, luminose, garbate e “pulite”, persone sulle quali fa piacere posare lo sguardo, e non solo per le gradevoli sembianze.
Dove sta allora la stranezza, il motivo di parlarne, direte voi, questo accade a tutti…. sta nel fatto che esse sono figlie di uomini, miei coetanei o giù di lì, con un aspetto che a me pare e pareva piuttosto insignificante e goffo, uomini che sovente ricordo di aver visto, in gioventù, aggirarsi in questi luoghi familiari di periferia ai confini con la campagna, magari incontrati al bar o notati insieme ad altri compari al di fuori di essi.
No, le madri non le ricordo proprio o più semplicemente non so chi siano… oggi, raggiunta (da loro) una certa età, sono ancor più diventate “trasparenti” per il mio sguardo che cerca sempre il nuovo, il bello o l’inconsueto.
Le ho viste spesso in trattoria quelle giovani graziose, lì con il padre appunto, portate chissà in quei locali anche per soddisfare l'incontenibile vezzo di questo genitore di mostrar agli altri ciò che è stato capace di fare, di trarne pubblico vanto… e con ragione.
E così, la Natura, tante volte ingrata, ingiusta e spietata con i suoi figli, grida, o forse solo sussurra a chi la ode, il suo lato gentile e la sua creatività straordinaria, se non il suo legame col divino….. sì che da un verro sa cavare una puledra, da un triste barbagianni, un’allodola felice… ;-))

21/08/2007

Interrogativo piumato

Se una gallina fa un uovo nel prato del vicino, ha poi diritto a rimanere in quel prato?

20/08/2007

Rai... notte

6d29f5422e0ea4e0c416c297ebf9e8df.jpg

Ho potuto oggi ammirare, durante una trasmissione televisiva che va in onda prima e dopo il tg3 delle 12, condotta da una giornalista di cui non ricordo il nome e dal prof. Mirabella, un’intervista in studio a un simpatico autista dell’azienda trasporti della capitale.
Ebbene, il suddetto personaggio, rispondendo a un dovere civico e morale che dovrebbe essere diffuso, che dovrebbe ragionevolmente pervadere le menti della maggior parte degli italici cittadini, non aveva fatto altro che adoperarsi per far riavere ai legittimi proprietari, somme di danaro, anche ingenti, dagli stessi dimenticate sugli automezzi da lui condotti.
E proprio in questo comportamento gli Autori hanno colto il fatto anomalo, l’evento straordinario che diventa meritevole di televisiva intervista.
L'onestà, sotto i riflettori, è allora la spettacolare eccezione contrapposta alla presunta regola dell’illecita appropriazione... e l'onesto una sorta di animale da circo, di fenomeno da baraccone, di strano esemplare di una specie rara e magari in via d’estinzione.
Deplorevole, dietro questa “fenomenalizzazione” di un comportamento eticamente corretto, si annidano almeno due risvolti parimenti negativi: dare una patente di disonestà alla maggioranza dei cittadini e affermare il principio secondo cui la disonestà stessa sia il comportamento più naturale, più rispondente agli umani istinti.. ciò che non credo sia necessariamente vero.

19:30 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (4)