08/04/2005
La Conversazione
"La conversazione ci mette vicino agli altri e ci dà un profondo senso di noi stessi; ci riposa dalle nostre fatiche, ci distrae dalle preoccupazioni, sviluppa la nostra personalità, rinfresca i nostri pensieri. Sono triste? La simpatia di chi conversa con me mi conforta. Mi sento solo? La conversazione fa cessare la solitudine: se si tratta di conversazione familiare, sono felice di essere ammesso nella intimità altrui; se si tratta di conversazione importante, mi sento onorato di venire trattato come una "intelligenza". E’ la prima volta che converso con la tal persona? Mi pare di viaggiare piacevolmente attraverso un paese sconosciuto. E’ la seconda, la terza, la quarta volta? Mi pare di tornare a vedere luoghi già visti, di cui, però, non avevo ancora approfondito tutte le bellezze paesaggistiche. Trovo anche che, conversando, mi arricchisco. Possedere infatti salde convinzioni, è bello; possederle in modo tale da poterle comunicare e vederle condivise e apprezzate, è più bello ancora. La chiarezza della cosa da me detta aumenta la chiarezza della cosa pensata. Se percepisco che il mio sentimento fa vibrare l’animo altrui, me lo sento ritornare ripercosso e accresciuto in me."
(Tratto dalla "Lettera a Gioacchino Belli" di Albino Luciani)
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06/04/2005
Raffaello Sanzio
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05/04/2005
Male-Ducati
Periodo buio per la gloriosa e antica casa motociclistica italiana: vanno male le vendite e l’attività sportiva sembra non promettere nulla di buono.... la bicilindrica superbike non è, almeno per ora, in grado di reggere il passo delle quattro cilindri giapponesi, e la GP1 (la moto di Capirossi) nelle prove effettuate fino ad oggi sembra non essere competitiva.
Problemi problemi problemi quindi per la Ducati, evidenziati anche dal richiesto ed ottenuto finanziamento per oltre 73 milioni di euro, necessario in gran parte per il rimborso del capitale di vecchi bond giunti a scadenza.
D’altro canto, se dal successo nelle competizioni deriva un impulso alle vendite commerciali, è altrettanto vero che dal buon andamento di queste ultime giunge la necessaria linfa (economica) per far sì che l’attività sportiva prosegua e sia foriera di utili e lusinghieri risultati.
A questo punto occorre dire, in relazione al problema vendite, che Ducati ha posto a capo del suo “centro stile e design” un uomo che, ahimè, a parere di molti, ha peggiorato parecchio dal punto di vista estetico il prodotto.
Le sue ultime realizzazioni in particolare, che prendono il nome di 999 e soprattutto di Multistrada, sono, a mio modo di vedere, un esempio evidente di questo decadimento della piacevolezza estetica delle moto di Borgo Panigale.
Per questo motivo io non credo che l’auspicato risanamento della casa portabandiera della distribuzione desmodromica possa prescindere dall’affidare ad altri la responsabilità del centro stile, a qualcuno che sappia dare alle moto Ducati quelle caratteristiche di peculiarità e nello stesso tempo di gradevolezza necessarie a favorirne la vendita e la diffusione nel mondo.
Mi spiace per Terblanche, ma adesso non è più il momento delle stravaganti sperimentazioni stilistiche.
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