24/12/2009
Con benevolenza
A prescindere dalla ricorrenza del Natale e da ciò che può significare da un punto di vista religioso, sono tipici di questo momento manifestazioni di bontà, buoni pensieri, buoni propositi.
Ma, per quanto mi riguarda, preferirei più parlare di benevolenza che di bontà.
La benevolenza è, come descrive il dizionario Sabatini Coletti, comprensione, indulgenza, buona disposizione verso il prossimo.. benignità.
E infatti io con benignità vorrei rivolgermi al mio prossimo, aspettandomi da "lui" un analogo atteggiamento; aspettandomi onestà, leatà, prudenza, comprensione, sobrietà, umiltà..
Nell'uomo, e non sarò certo io a scoprirlo, sta il bene come il male, l'agire a favore oppure contro il suo simile, il massimo dell'amorevolezza e il massimo della ferocia.
Guardiamoci da coloro che con i loro diabolici squilli di tromba rischiano di ridestare il peggio che c'è in noi.
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20/12/2009
Induzione del pensiero
Girovagando per il web (non ricordo neppure che cosa stessi cercando) mi sono imbattuto in un articolo che mi è parso molto interessante, naturalmente giudicando con il mio metro, che è quello del curioso anche di ciò che appare improbabile, al di là del normale, per lo meno il «normale» proprio della maggioranza degli umani, adepti fedeli del scientificamente provato...
Il pezzo è scritto da Iakov Levi e si trova sul sito www.psicoanalisi.it, ma più che del suo contenuto e delle considerazioni personali dell'autore, peraltro coperti da copyright (per cui ho un motivo in più per non trascrivere) vorrei citare quanto Levi riporta come pensieri originali di Sigmund Freud.
Stiamo parlando di un fenomeno che mi incuriosisce moltissimo, anche perché pure io (e a questo punto qualcuno si metterà a ridere:)) avevo, nella messe di pensieri che produco, supposto la possibile esistenza di qualcosa di simile o di abbastanza vicino.
Ecco, ora zittisco, mentre il dott. Freud vi parlerà nientemeno che di.... telepatia e induzione del pensiero! Sigmund a te la parola! ;-))
«Il fenomeno dell’induzione del pensiero è molto vicino alla telepatia... Esso dà per certo che processi psichici in una persona... possano trasmettersi attraverso lo spazio libero a un’altra persona, senza valersi delle vie conosciute di comunicazione fondate su parole e su segni.
............
Il processo telepatico consisterebbe nel fatto che un atto mentale di una persona suscita il medesimo atto in un’altra persona. Ciò che sta tra i due atti mentali può benissimo essere un processo fisico, ove lo psichismo a un’estremità si trasforma appunto in questo processo fisico, e quest’ultimo, all’altra estremità, si trasforma nel medesimo psichico.
L’analogia con altre trasformazioni, come quella del parlare e dell’ascoltare al telefono, sarebbe allora evidente..... E’ noto che rimane un mistero come venga a formarsi la volontà collettiva in grandi comunità di insetti. E’ possibile che si formi per mezzo di questa trasmissione psichica diretta.
Nulla vieta di supporre che questo sia il mezzo originario, arcaico di comunicazione tra gli individui, e che nel corso dell’evoluzione filogenetica esso sia stato sopraffatto dal metodo migliore di comunicare che si avvale di quei segni che gli organi di senso sono in grado di captare...».
Davvero interessante e suggestiva teoria... vero??! ;-))
(da Sigmund Freud, “Sogno e occultismo” in “Introduzione alla psicoanalisi”, 1932, in Opere, B. Boringhieri, Torino 1989, vol.IX)
08:18 Scritto in Scienza | Link permanente | Commenti (2)
16/12/2009
Vanità
La vanità è così ancorata nel cuore dell'uomo, che un soldato, un garzone, un cuciniere, un facchino, si vanta e vuole avere i suoi ammiratori; e i filosofi anche loro ne vogliono; e quelli che scrivono contro la gloria, vogliono aver la gloria di aver scritto bene; e coloro che leggono i loro scritti, vogliono aver la gloria di averli letti; ed io che scrivo questo, ho forse anch'io questa voglia e forse coloro che mi leggeranno...
(da i Pensieri di Blaise Pascal)
09:07 Scritto in Religioni&Filosofia | Link permanente | Commenti (1)