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22/01/2011

Vicepresidenza del Consiglio

Alla stato attuale delle cose, prescindendo da qualsiasi valutazione sulla fondatezza e legittimità delle indagini sulla persona del Presidente del Consiglio, mi sono chiesto se esista nel nostro attuale Governo la figura del Vice Presidente del Consiglio, il quale potrebbe assumere, almeno temporaneamente, la funzione di guida dell'Esecutivo.

La risposta è no... ma nulla vieta che possa procedersi adesso a una sua nomina.

Per intanto vediamo cosa dice Wikipedia in ordine a questa figura:

 

Il vicepresidente del Consiglio dei ministri è chiamato, in Italia, a coadiuvare e, in caso di necessità, a sostituire temporaneamente, il presidente del Consiglio dei ministri.

Tale carica, non espressamente menzionata dalla Costituzione - che, d'altra parte, nomina soltanto il presidente del Consiglio, iministri in generale ed il ministro della Giustizia - è formalmente equiparata a quella di un ministro senza portafoglio, a meno che non sia preposto, contemporaneamente, alla guida di un dicastero.

Generalmente, nei governi di coalizione, la carica di vicepresidente è ricoperta dal capo del secondo partito o, comunque, da un autorevole esponente dello stesso.

Nell'attuale governo Berlusconi IV non vi è presenza di questa carica.

19:09 Scritto in Politica | Link permanente | Commenti (7)

15/01/2011

Leggi e codici

Alla luce della recentissima cronaca giudiziaria, può essere utile conoscere il testo esatto delle norme che, a quanto risulta, sarebbero attinenti.


Eccole:

Concussione - Art. 317 c.p.

"Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni".

Reati in materia di prostituzione - L. 28/2/1958, n. 75 (Legge Merlin)

Art. 3

E' punito con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da L. 500.000 a L. 20.000.000, salvo in ogni caso l'applicazione dell'Art. 240 Codice penale:

8) chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui. (omissis)

Art 4

La pena è raddoppiata:

2) se il fatto è commesso ai danni di persona minore degli anni 21 o di persona in istato di infermità o minoranza psichica, naturale o provocata.

08:23 Scritto in Diritto | Link permanente | Commenti (10)

13/01/2011

Verità...

Vorrei sottolineare con questo mio intervento come sia possibile intendere e riportare in modo che io valuto non conforme, precise affermazioni.

Sto parlando in particolare delle recenti dichiarazioni di Silvio Berlusconi riguardo al referendum sull'accordo contrattuale fra Fiat e Lavoratori di Mirafiori, oggetto di una recente polemica.

Ma veniamo ai fatti: che cosa ha detto testualmente il Premier per suscitare tante critiche?

Ha detto che, in caso di bocciatura del referendum «le imprese e gli imprenditori avrebbero buone motivazioni per spostarsi in altri paesi» aggiungendo «ci auguriamo che la vicenda possa avere un esito positivo».

A me pare che questa sia solo una considerazione, una deduzione logica, pragmatica, di chi si mette nei panni di un'impresa, per la quale è una scelta razionale, se non obbligata, trasferirsi dove ha la possibilità di svolgere in modo concorrenziale la sua attività.

Non c'è in essa nessun auspicio, nessun invito, nessun elemento che indichi una propensione del Premier a condividere eventuali scelte extranazionali dell'azienda... comprendere le ragioni di un'azienda non significa affatto approvarle, sostenerle.

Ed ecco invece come sono state interpretate e riportate le parole di Berlusconi, spesso «virgolettandole»:

ANSA: 
Berlusconi: «Se passa il no, giusto lasciare l'Italia»

Corriere della Sera:
Berlusconi: col no giusto lasciare l'Italia.

Quotidiano.net (La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino)
Berlusconi: «Se vince il no, giusto andarsene dall'Italia»

Il Salvagente
Berlusconi: «La Fiat fa bene»

AGI (Agenzia Giornalistica Italia)
Berlusconi con la Fiat. Giusto l'addio se vice il no.

ADN-Kronos
Fiat, Berlusconi con Marchionne: «E' giusto l'addio se vincono i no»

Il Secolo XIX (quotidiano genovese)
Berlusconi: se vince il no, giusto che Fiat lasci il Paese

L'Unità
Berlusconi: se vince il no, Fiat fa bene ad andarsene via.

Repubblica
Berlusconi: «con il no giusto che Fiat vada via»

La Stampa
Berlusconi con la Fiat su Mirafiori: «senza il sì è giusto lasciare l'Italia»

Il Secolo d'Italia
Ora pure antitaliano?
Berlusconi: «Se vince il no, giusto che la Fiat vada all'estero»

Il Manifesto
Berlusconi: «se vince il no, la Fiat fa bene ad andarsene dall'Italia».

.............

Ed ora due dichiarazioni:

Camusso:
«Non conosco nessun Presidente del Consiglio che si augura che se ne vada il più grande gruppo industriale del Paese. Se questa è la sua idea del Paese, è meglio che il Premier se ne vada. Sta facendo una gara con l'amministratore delegato della Fiat tra chi fa più danno al nostro Paese»

Bersani:
«Berlusconi si vergogni. E' lui che fa andare via le aziende».
«Lui non se ne accorge perché è un miliardario, ma noi gli paghiamo uno stipendio che a lui sembrerà misero, per occuparsi dell'Italia e per fare gli interessi dell'Italia, non per far andare via le imprese. E' una vergogna che il Presidente del Consiglio faccia un'affermazione del genere».

10:14 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (6)