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22/12/2011

Il niente

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In attesa di creare un post natalizio, cosa di cui non ho certezza alcuna non sentendomi pervaso dalla necessaria bontà..:-)) e neppure spinto a questo da una folta platea vogliosa di attingere dalle mie veraci labbra, ripubblico, a mo' di intervallo, un post risalente al lontano aprile 2004, da me salvato prima dell'eliminazione del mio blog su excite.

Buon Pre-Natale!   ;-)


Vorrei, cari lettori, deliziarvi con qualche post succoso e intelligente.. o anche divertente

Ahimé però, per quanto io stuzzichi e punzecchi la mia mente.. lo faccio inutilmente

Almeno un aforisma o un motto sconvolgente.. una poesia carina o pure irriverente

Ho un'idea finalmente! Piuttosto che lasciarvi in compagnia del nulla, vi lascerò col niente!


..

14:37 Scritto in IoAutore | Link permanente | Commenti (4)

16/12/2011

Hot Rod

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Provo una grande invidia quando vedo, grazie alla tv digitale, quei canali come Nuvolari e DMAX, che trattano soprattutto di argomenti motoristici e spesso mettono in onda trasmissioni, di provenienza USA, che mostrano le varie fasi di elaborazione o costruzione di motociclette e auto "special", assolutamente fuori serie e, anzi, esemplari unici.

In pratica, per farla breve, esistono officine di professionisti del ramo che realizzano artigianalmente mezzi a due e quattro ruote esclusivi i quali, senza bisogno di omologazione alcuna (o comunque senza che nulla di burocraticamente impeditivo o complesso sia richiesto), una volta ultimati escono liberamente su strada, senza timore che qualcuno possa contestare loro la legittimità della circolazione.

Parliamo di auto con motori extraserie di cilindrata spropositata, con potenza anche superiore ai 500 cv, con ruote, gomme, tutto ben fuori dalla norma.... e di moto fatte in un modo che io stesso avrei qualche remora a guidarle per la stramberia dei loro telai, sospensioni, cerchi.. che però, appena terminate, così come sono, vanno sulla pubblica via... e chi le guida di solito come copricapo indossa solo una semplice bandana!

Qui invece tutto deve essere puntigliosamente omologato, collaudato, verificato, vidimato e, se c'è qualcosa di non originale nel veicolo che hai (basta la misura delle gomme), ti mandano alla revisione... insomma, ci sembra di essere liberi, ma in realtà siamo oppressi dalla burocrazia e dalle regole.

Per non parlare se vai senza casco o senza cinture di sicurezza: praticamente assimilato a un delinquente, da punire pecuniariamente in modo pesante, da privare di manciate di punti della patente e magari da redarguire pure con una paternalistica ramanzina a cura del tutore dell'ordine di turno.

My God!
Ma come ci siamo ridotti!
Da Popoli di indomiti guerrieri, da figli di romani imperi e barbari fieri, a ca..oni chiusi fra airbags e vessatorie normative: tutelati dal danno e danneggiati dalla tutela, custoditi nell'involucro e indeboliti nella mente... davvero uno sconfortante traguardo per la spaurita (e sempre più sparuta) progenie di un Vecchio Continente ormai verso il declino.

13/12/2011

Viaggio nello Harz

heinrich-heine.jpg

Piacevole e leggero questo incipit del «Viaggio nello Harz» di Heinrich Heine, poeta tedesco di origine ebrea di cui oggi ricorre il 214° anniversario della nascita.

L'Harz, onde individuare esattamente la natura della destinazione agognata da Heine, è una catena montuosa della Germania settentrionale, il cui nome, sotto il profilo etimologico, significa foresta.

Come sottotitolo del brano sceglierei «Voglio andarmemene sui monti», aspirazione, parzialmente soddisfatta, che condivido con il mio omonimo tedesco, «enricamente» parlando...

Con la differenza che io, a valle, non ho lasciato giacche nere, calze di seta, distinti polsini bianchi, paroline dolci, baci, leziosità (che già non sarebbe stata male come base di partenza da cui elevarsi) quanto soprattutto problemi di parcheggio, rumori condominiali, ronzii di motori elettrici... ma non badiamo a dettagli così insignificanti.. :-))

VIAGGIO NELLO HARZ

Giacche nere, calze di seta,
distinti polsini bianchi
paroline dolci, baci, leziosità!
Ah, se avessero un po' di cuore!
Un po' di cuore in petto, e amore,
un po' di vero amore in cuore!
Oh! le litanie delle loro false
pene d'amore mi tolgono la vita.

Voglio andarmene sui monti
dove stanno le capanne quiete,
dove il cuore si dilata libero
e l'aria soffia libera.

Voglio andarmene sui monti
dove sono gli abeti alti e scuri,
dove i ruscelli mormorano, gli uccelli cantano,
e le nuvole galoppano orgogliose.

Addio, saloni lucidi,
lucidi gentiluomini, signore levigate,
voglio andarmene sui monti
e da lassù ridere di voi.

16:45 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (4)